Ancora Afterhours, ancora spettacolo!

(dedicato a Savino che commenterà appena possibile: “Ebbasta!”)

Afterhours - liveÈ incredibile come dopo circa 40 concerti visti, gli Afterhours riescano ancora a stupire e soprattutto a stupirmi. Non ho mai voluto perdere nemmeno un loro concerto ogni volta che ne avevo la possibilità perché sono sempre stato convinto che ogni loro spettacolo è unico e speciale, e anche questa volta ne ho avuto conferma.

Ieri all’Auditorium per me è stato il primo concerto del tour del nuovo disco “I milanesi ammazzano il sabato“, quindi era quasi scontato trovare uno spettacolo rinnovato, ma non è stata solo quella la differenza, anzi devo dire che dell’ultimo album non hanno suonato tre dei miei pezzi preferiti.

Manuel AgnelliSuggestionati forse dalla cornice quanto meno inusuale per loro, hanno iniziato il concerto sorprendendo tutti, e suonando proprio in mezzo al pubblico sulle gradinate della Cavea, con strumenti acustici, tra il delirio inevitabile della gente che li circondava (che circondava soprattutto Manuel a dirla tutta…).

E poi avanti tutta la sera con una serie di sorprese incredibili! La prima parte del concerto è stata suonata praticamente in acustico, passando per brani dell’ultimo disco e per altri meno nuovi, tra cui ad esempio una versione di Sulle Labbra che nessuno mai si aspetterebbe di sentire acustica. Come nessuno di aspetterebbe di sentire Manuel Agnelli interpretare da solo con la sua chitarra acustica l’ultimo singolo dei Nirvana uscito postumo, You know you’re right, assurdo!

Afterhours - liveDopo un’altra pausa (questa volta le tante pause non sono pesate affatto…anzi erano il preludio ad un’altra nuova attesissima parte di concerto) rientrano per dare inizio alla parte elettrica ed assolutamente rock del concerto, tirando fuori brani che non si sentivano da un po’ come Germi, e poi ancora pezzi tostissimi come Lasciami leccare l’adrenalina e Sui giovani d’oggi ci scatarro su. Insomma una carica pazzesca ben supportata da un Manuel Agnelli in splendida forma con una voce più potente del solito.

Ad impreziosire il tutto questa volta è stato davvero notevole l’intervento di Enrico Gabrielli nel gruppo, lo strumentista che ieri sera era accompagnato da due fiati a supporto, ha praticamente rivisitato ognuno dei vecchi brani suonati dagli After dandogli un tocco del tutto nuovo, è forse anche questo che rende ogni nuovo concerto un’esperienza diversa.

Ancora una volta grandi, ancora una volta felicissimo di esserci stato. Prossima tappa, Firenze – 5 settembre.

2 commenti

  1. tirando fuori brani che non si sentivano da un po’ come Germi, e poi ancora pezzi tostissimi come Lasciami leccare l’adrenalina e Sui giovani d’oggi ci scatarro su

    E che schifo!! Tantum Verde colluttorio, alla sera, per una settimana… ci vediamo fra 10 giorni coi risultati del tampone.

    Comunque si, questo tuo accanimento sta diventando preoccupante :D.

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