dEUS, Massive Attack e Chemical Brothers

dEUSRapporto concertistico settimanale:
dEUS, energicamente rock. Massive Attack, atmosfera intensa. Chemical Brothers, trascendentali e sensoriali.

La settimana scorsa ha regalato davvero forti emozioni in quella che continua ad essere per me un’estate di grandi concerti.

Ognuno dei tre merita di essere raccontato a fondo..ma come al solito vi lascerò solo la curiosità di andarli a vedere in futuro e si, ne scrivo anche per farvi rosicare un pochetto 😛

I dEUS in quel dell’Auditorium romano sono stati senza dubbio la sorpresa migliore, non avevo idea di che tipo di spettacolo aspettarmi sebbene in molti me li avevano positivamente anticipati, e in effetti ho ascoltato del buon rock genuino e carico di partecipazione e coinvolgimento da parte del pubblico e soprattutto della band, mai banali hanno variato spesso nell’interpretare gran parte del loro repertorio. La serata è proseguita più che piacevolmente culminando con Suds & soda in chiusura che ha sugellato in modo assoluto un concerto indimenticabile.

Stessa storia ma con sonorità nettamente diverse per quanto riguarda il concerto dei Massive Attack a Fiesta. La trip hop band per eccellenza ha esibito un gran repertorio con la partecipazione impeccabile di tutti i suoi vocalist dalla intrigante Stephanie alla potente Iolanda. I suoni massicci ed “elettronici” sono stati accompagnati da una degna scenografia a led che trasmetteva scritte ad hoc e grafiche coinvolgenti.

La settimana non poteva finire in modo migliore. I Chemical Brothers battono decisamente gli altri, non perché i primi non siano all’altezza, ma perché gli ultimi sono stati davvero incredibilmente spettacolari. Senza essere troppo altisonante (sebbene altisonante sia di per se una parola altisonante), lo spettacolo offerto dal duo inglese è stato indimenticabile, tanto da annullare il risentimento per la lunga attesa pre-concerto (hanno iniziato alle 00:50 :S).
Luci e suoni si sono fusi in un mix avvolgente in ogni senso..visto che i laser tagliavano il fumo sopra il pubblico, mentre a fondo palco un mega-monitor proiettava immagini più che suggestive, quasi oniriche (sempre per non essere altisonante).

In attesa della prossima settimana di concerti…mi godo il ricordo della passata.

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